L’Alcantara è uno dei fiumi più importanti della Sicilia: con una lunghezza di 53 km e una sorgente a 1400 metri di altezza sui monti Nebrodi, è la seconda per portata d’acqua dopo il Simeto.
Il nome Alcantara è arabo, come molti altri toponimi della Sicilia, (Al-Qantarah – The Bridge – con riferimento a un preesistente ponte romano sul fiume).

Il fiume scorre lungo il confine settentrionale dell’Etna passando per le gole dell’Alcantara, uno stretto canyon alto 25 metri, largo 2-5 metri e lungo 6 chilometri formato da una piattaforma di basalto di lava generata negli ultimi 8000 anni dalle eruzioni del monte Dolce, un cratere laterale di bassa altezza dell’Etna alto 800 metri.

La formazione del canyon è una possibile conseguenza di un evento sismico che ha diviso la piattaforma basaltica permettendo così al fiume di passare in mezzo.

La zona è spettacolare e molto attraente da visitare per la bellezza naturale, la freschezza e la pulizia delle acque del fiume, la piccola spiaggia rilassante circondata da una vegetazione rigogliosa e, soprattutto, la presenza di massicci colonne di basalto poligonali con forme diverse: orizzontale o “catasta di legno“, verticale o “canne d’organo“, discendente o “ventaglio pieghevole“.